L’UCL si propone di creare le condizioni, comunitarie ed istituzionali, per una reale pari opportunità per tutte le persone, così da potere pienamente valorizzare i giovani meritevoli per preparazione accademica e professionalità, non tralasciando il valore reale del servizio, della carità e dell’attenzione al prossimo. Lo spirito che anima il gruppo è solidarietà, calore umano, aggregazione, reciproca fratellanza, armonia, comprensione, affiatamento, confidenza, complicità e sintonia.

Il Festival Internazionale Film Corto Tulipani di Seta Nera, promosso dall’associazione UCL (Università cerca Lavoro) e creato su idea di Paola Tassone, è una rassegna, con annesso concorso, di cortometraggi a tematica sociale. La manifestazione ha il doppio fine di premiare e mettere in luce artisti emergenti nel campo cinematografico e promuovere, attraverso il cinema, importanti temi di carattere sociale. Questa intenzione viene affrontata portando all’attenzione della società civile, dei media e delle Istituzioni, nella forma immediata del racconto cinematografico, la “diversità” (intesa in vari modi: disabilità, lavoro, povertà, etnia, sesso e pensiero ecc..) declinata nelle sue sfaccettature.

La manifestazione ha come media partner Rai Cinema, Radio Rai e il patrocinio di MiBACT, MLPS, INAIL, Regione Lazio, Roma Lazio Film Commission, Comune di Roma, e delle più grandi associazioni nazionali a sostegno dei disabili: ANMIL, FAND e ENS.

Lo spirito che anima la manifestazione vuole rendere il concorso un momento di condivisione e riflessione. Il cinema diviene lo strumento principale per affrontare tematiche riguardanti vari tipi di diversità (fisica, sessuale, religiosa, economica, generazionale) in modo da raggiungere un pubblico il più ampio e variegato possibile. Per questo motivo, ogni anno vengono scelti argomenti diversi, che costituiranno i temi delle sezioni del Festival stesso: bullismo, immigrazione, legalità, valore del lavoro, ruolo delle donne ne sono solo alcuni esempi.

Il leit-motiv della manifestazione, ‘’la diversità’’ declinata in ogni sua forma, viene affrontato dai partecipanti in modo che i cortometraggi mostrino il risvolto positivo delle problematiche mostrate, non solo per sensibilizzare il pubblico, ma soprattutto per chiarire come quelli che vengono identificati come limiti possano trasformarsi in risorse utili alla comunità.

Da questo concetto proviene anche il nome stesso del Festival, scelto dall’ideatrice e direttrice, nonché fondatrice, Paola Tassone, perché: ‘’ Il tulipano è un fiore molto resistente che si rigenera autonomamente una volta l’anno […] rappresenta la forza di chi fa fronte alle intemperie per poi risbocciare. La seta è un tessuto unico e prezioso, così come lo sono le persone, con tutte le loro differenze. Il nero, invece, che solitamente rappresenta la paura di qualcosa che non conosciamo, in questo caso è anche simbolo di ciò che si distingue in mezzo a tanti altri fiori colorati.’’